La zona del seno e dei suoi tessuti può essere caratterizzata dallo sviluppo di strutture cistiformi che crescono in dimensione quando vanno a riempirsi di liquido. Questo tipo di strutture sono meglio note come cisti al seno e sono caratteristiche in quanto vanno a svilupparsi con connotazione benigna.

Non accade mai che queste cisti vadano a sviluppare formazioni tumorali di natura maligna. Si tratta, in ogni caso di conformazioni che a livello clinico assumono una discreta importanza e che devono essere monitorate con periodicità per valutarne la natura, lo sviluppo e l’invasività che possono andare a sviluppare in altri tessuti limitrofi.

Lo sviluppo di cisti al seno non ha una particolare importanza clinica e la relativa necessità di intervenire su queste per una rimozione è da tenere in considerazione quando vanno a rappresentare un disagio per il paziente o un evidente problema di natura estetica. La formazione di cisti al seno, tuttavia, può avere un impatto psicologico di elevata importanza per il paziente.

Questo tipo di formazioni possono avere l’aspetto caratteristico che, in molti casi, viene attribuito alla formazione di noduli riconducibili allo sviluppo di un tumore al seno. Il paziente che, tramite autopalpazione, arriva ad individuare la comparsa di questo tipo di strutture non è sempre in grado di dare precisa distinzione tra le cisti al seno od un tumore al seno.

È di fondamentale importanza l’immediato ricorso a controlli diagnostici per avere un riscontro preciso sulle caratteristiche di questo tipo di conformazione e per delinearne con precisione la natura. Per un primo sostegno psicologico al paziente che conta sull’autopalpazione, per individuare in maniera chiara la presenza di cisti al seno e distinguere la possibile presenza di un tumore più grave, è utile avere una conoscenza più approfondita di quelli che possono essere i sintomi legati alla presenza di cisti al seno.

Come identificare le differenti tipologie di cisti

Per poter riconoscere in maniera efficace la presenza di cisti al seno è utile partire dalla tipologia, in base alla conformazione, delle cisti stesse. Le cisti al seno possono essere considerate come microcisti, quando queste strutture non superano i pochi millimetri di dimensione, mentre possono essere considerate come macrocisti quando raggiungono la dimensione di qualche centimetro.

È utile considerare che queste strutture e la loro grandezza vanno a condizionare le modalità di diagnosi per il loro riconoscimento. Le microcisti tendono a non essere identificabili attraverso l’utilizzo di metodi come l’autopalpazione. In questo senso è indispensabile il ricorso a metodi diagnostici come la mammografia, in grado di fornire definizione della dimensione e natura della formazione. Le cisti di grandi dimensioni sono piuttosto visibili e facilmente identificabili tramite palpazione e possono essere caratterizzate da altri sintomi tipici di questa formazione.

Nello specifico è possibile far risalire a cisti al seno quelle formazioni che diventano piuttosto evidenti ad un esame obiettivo, oppure che possono causare dolore a livello del seno e che possono agevolare lo sviluppo di secrezioni di liquido trasparente o di colore giallastro trasparente dalle mammelle.

È sempre utile considerare, dopo l’autopalpazione, il consulto con un esperto per poter avere un quadro il più possibile preciso relativamente allo sviluppo di cisti al seno.