Continua senza sosta la ricerca di metodi utili, soprattutto se pratici, per affrontare in sicurezza l’estate e per non andare incontro a problemi quotidiani per via dell’esposizione della pelle ai raggi solari.

Sono molti i metodi che vengono spesso consigliati per mantenere la pelle in sicurezza, per non sviluppare scottature e per non esporre le zone sensibili ai raggi uv. Esistono creme che possono schermare efficacemente la pelle, ma molte di queste, con una protezione obbligatoriamente alta per pelli sensibili, non consentono di sfruttare quelli che sono gli effetti benefici dell’abbronzatura stessa.

Per questo motivo la ricerca sta puntando i suoi investimenti nella produzione di creme e prodotti cosmetici che siano in grado di agire in maniera naturale per la salute della pelle, ma anche di favorire una discreta e uniforme abbronzatura.

Il rischio di sviluppare i tumori della pelle può portare a considerazioni valide, ad esempio, relativamente all’acquisto di creme autoabbronzanti, che danno un effetto piuttosto efficace per l’abbronzatura, ma che possono garantire una protezione inefficace o dare, se mal utilizzate, un effetto visivo troppo “posticcio”.

La novità nel campo della ricerca per la protezione contro i tumori della pelle è rappresentata da una nuova classe di molecole in grado di permettere lo sviluppo di un’abbronzatura autentica, senza effetto “cosmetico” classico degli autoabbronzanti ma, soprattutto, con una protezione efficace contro i raggi uv.

La molecola sviluppata e testata presso il Massachessetts General Ospital e il Dana-Faber Cancer Institute di Boston è oggetto di una ricerca comparsa su Cell Reports e sviluppa il suo processo di azione attraverso il miglioramento della capacità di produzione di melanina, il tutto attraverso il bloccaggio di quegli enzimi che, invece, non ne facilitano il processo di sviluppo.

Attraverso questo sistema è possibile favorire il miglioramento dell’abbronzatura della pelle, in maniera naturale, ma soprattutto senza sviluppare danni a livello del DNA. La sua applicazione a livello topico migliora il funzionamento di questo processo dopo i 7-8 giorni di applicazione costante.

Questo tipo di interazione si traduce in un’abbronzatura più naturale che consente, allo stesso tempo un’efficace protezione contro i tumori della pelle. Vista la delicatezza di questo tipo di problematiche, tuttavia, i test sul nuovo prodotto dovranno essere ulteriormente approfonditi.