Uno dei rami nei quali la medicina moderna è più impegnata al giorno d’oggi è quello relativo alle intolleranze di carattere alimentare.

Questo campo ha una portata piuttosto ampia ed è caratterizzato dalla presenza di uno spettro di alimenti incredibilmente elevato nel computo di quelli potenzialmente causa di intolleranza di vario genere ed entità.

Le intolleranze alimentari possono avere riscontri anche importanti negli effetti che queste possono arrivare a causare sull’organismo dell’individuo.

Si tratta sempre, nei differenti casi di intolleranza, di valutare l’entità della stessa e di programmare una risposta efficace per poter limitare i problemi che questa può arrivare a scatenare, e migliorare il quadro generale della salute del paziente, perché, come risulta chiaro da numerose ricerche, l’intolleranza può arrivare ad interessare un elevato numero di distretti corporei nei suoi effetti diretti ed indiretti.

Tra le intollerante che più possono arrivare ad incidere sulla salute dell’individuo troviamo quella al lievito. L’ intolleranza al lievito è un tipo di condizione legata alla proliferazione, a livello dell’apparato digerente ed, in maniera più specifica, a livello dell’intestino tenue, di formazioni microbiche di funghi che vanno ad intaccare il normale status della flora batterica intestinale.

Le condizioni legate all’ intolleranza al lievito, tuttavia, non sono facilmente rintracciabili per la mancanza di un vero e proprio quadro chiaro di quelli che possono essere i sintomi a questa legata. Molte problematiche che vengono spesso attribuite all’ intolleranza al lievito, infatti, sono spesso rintracciabili in altre intolleranze alimentari.

Questo quadro poco chiaro è ulteriormente peggiorato da una cattiva abitudine di sedicenti esperti in patologie legate all’apparato digerente o all’alimentazione in generale, che considerano una serie di interventi precisi e mirati che, nella maggior parte dei casi, si rivelano solo come una sorta di “punizione” per il paziente che, nella grande maggioranza dei casi, rinuncia a condividere proprio per l’assurdità di tali programmi dietetici.

Alcune regole da seguire contro l’ intolleranza al lievito

Dato per scontato il quadro generale piuttosto “fosco” relativamente all’ intolleranza al lievito, vista la presenza di numerosi sintomi che possono anche andare a svilupparsi per la presenza di patologie diverse, una serie di consigli relativamente allo stile di vita seguito da persone che denunciano questo tipo di problemi potrebbe aiutare a superare molte difficoltà quotidiane che possono anche diventare un serio problema quando si tratta di sviluppare la propria vita sociale e le interazioni con il pubblico.

È utile, innanzitutto, chiarire un aspetto controverso relativamente all’alimentazione quotidiana: eliminare del tutto alcune categorie di cibi non aiuta in nessun modo la guarigione da presunte intolleranze. Anzi, togliere dalla dieta alcuni cibi come i latticini potrebbe essere controproducente. La parola d’ordine, quando si tratta di intolleranza al lievito (ma anche tutte le intolleranze in generale) è “limitare”.

Bisogna, infatti, imparare a seguire uno stile di vita che comprenda la limitazione nel consumo di cibi come i latticini, i prodotti lievitati e le bevande di origine fermentata o fortemente gassate.

Oltre a questi principi è utile ricordare che a tavola bisogna seguire uno stile di vita il più possibile calmo e tranquillo.

Mangiare di corsa, consumare pasti pesanti e consumare pietanze pesanti (fritte e con molto grasso) possono essere punti a sfavore per lo sviluppo di un’intolleranza.