I tempi dell’ apparecchio ai denti ferrati visibili e delle sedute dentistiche dolorose sono, per fortuna, ormai alle spalle. Al Centro Medico Spallanzani di Reggio Emilia quello dell’ortodonzia pediatrica è uno dei settori di riferimento di una struttura che propone professionisti eccellenti nel campo medico dentistico come la dottoressa Carla Ferrari che è proprio specializzata nella cura dei denti dei più piccoli.

Dottoressa Ferrari, ci conferma che l’apparecchio chiamato “baffo” è ormai un ricordo del passato?

Certo, noi pratichiamo la cosiddetta Ortodonzia intercettiva, che “intercetta” cioè i problemi di malocclusione. Interveniamo con l’applicazione di un apparecchio fisso per la durata di un anno che, a costi ridotti, si dimostra efficace, efficiente e puntuale nel risolvere i problemi tipici che affiorano nei bambini verso l’ottavo anno di età.

Quali sono i vantaggi dell’ apparecchio ai denti fisso che proponete?

Innanzitutto l’efficacia. E poi il fatto che non richiede la collaborazione da parte del bambino che al contrario, con gli apparecchi mobili, si ritrova obbligato ad eseguire tutta una serie di buone pratiche e comportamenti nella rimozione e reinstallazione dell’apparecchio spesso disattese nel medio e lungo periodo. Inoltre, possiamo affermare che l’intervento con il fisso per un anno riduce sensibilmente le problematiche nell’adolescenza e nell’età adulta. Un altro aspetto importante è la durata: non sarebbe salutare portare un apparecchio per più di un anno. L’eccessiva durata potrebbe infatti causare l’insorgere di carie e minare la collaborazione del bambino.

Come si sviluppa il percorso di cura?

Il primo “step” è una visita di controllo, per  fare la “fotografia” della situazione e valutare lo sviluppo del successivo programma di correzione. L’intervento di applicazione dell’apparecchio, formato da piastrine metalliche, è ben tollerato dai bambini, non è nulla di invasivo.

Quali sono i segnali che devono “allertare” i genitori in caso di problemi ai denti dei propri figli?

La casistica è ampia, ma i due fenomeni più diffusi e riconoscibili sono il mento sporgente o l’arcata superiore “a coniglietto”. In presenza di questi fenomeni, così come problemi alla mascella, alla mandibola o piccoli disallineamenti, il consiglio è di rivolgersi a uno specialista per una visita di controllo.

C’è da parte dei genitori l’adeguata consapevolezza sulle tempistiche e modalità di intervento?

Devo riconoscere che negli ultimi anni le famiglie stanno acquisendo sempre più consapevolezza su questo tipo di problematica. Merito del passaparola tra le famiglie, ma anche dei pediatri e medici di base con i quali c’è un’ottima collaborazione.

Il primo passo resta comunque la prevenzione?

Certamente. La prevenzione parte da casa e prosegue in studio. E quindi i genitori devono insegnare ai bambini le buone pratiche di igiene dentale e motivarli, per quanto possibile, ad una dieta più salutare e non sbilanciata sul fronte degli zuccheri e dei grassi. In studio, poi, la prevenzione continua con le sigillature dei denti permanenti. Consiglio sempre comunque un controllo in studio ogni sei mesi.

La domanda delle domande: meglio uno spazzolino elettrico o manuale?

Io consiglio lo spazzolino elettrico. Ma non dimentichiamo che la prima forma di prevenzione è la sensibilità e la consapevolezza in famiglia.