Prevenzione del tumore al seno: al Piccole Figlie Hospital mammografia con tomosintesi
Come ogni anno, su iniziativa della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), ottobre è diventato il mese della prevenzione del tumore al seno con tante iniziative promosse sul territorio nazionale per sensibilizzare la popolazione, in particolare quella femminile, sull’importanza della prevenzione nella lotta ai tumori al seno.
In questo, rappresenta una garanzia in più per tutte le donne lo strumento mammografico presente al Piccole Figlie Hospital di Parma.
Si tratta del Mammografo a Tomosintesi digitale, uno strumento avanzatissimo dedicato alla diagnosi precoce e accurata del cancro al seno, una vera e propria “rivoluzione” nel campo degli strumenti mammografici.
Il passaggio dalla bidimensionalità (2D) alla tridimensionalità (3D) garantisce infatti prestazioni cliniche superiori (anche del 40%) comprovate da casistica e letteratura medico-scientifica.
“Rispetto al mammografo tradizionale sono tre i vantaggi della tomosintesi – spiega il dottor Maurizio Sassi, oncologo dell’Unità di Senologia dello Spallanzani – Innanzitutto l’esame è molto più rapido e sottopone quindi le pazienti ad una minore esposizione di radiazioni. Ma soprattutto la capacità di risoluzione diagnostica è nettamente più potente e precisa e consente di evidenziare anche lesioni precliniche di pochi millimetri. Questa caratteristica è molto importante per la diagnosi di donne giovani, non ancora quarantenni, che hanno solitamente un seno più denso e ghiandolare difficile da esaminare con il mammografo tradizionale”.
Il nuovo mammografo in dotazione al Piccole Figlie Hospital “scansiona” la mammella in 3D permettendo di analizzarne le singole sezioni sottili. La visualizzazione di queste sezioni permette di aumentare la sensibilità dell’esame. Uno strumento quindi fondamentale per un tumore che registra purtroppo numeri in incremento tra le donne di tutte le fasce di età.
“Sì, è vero che in termini assoluti si tratta di un tumore in aumento. Però nello stesso tempo – precisa Sassi – è migliorata, e di molto, la capacità di prognosi. Con macchinari come questo in dotazione allo Spallanzani riusciamo a individuare il tumore in una fase precoce e nella stragrande maggioranza dei casi la curabilità è garantita”.
Fondamentali restano lo screening e l’attività di prevenzione
“Lo screening inizia verso i 40 anni, prima è sicuramente più indicata la verifica con ecografia. In generale è consigliabile che già dai 35 anni in su la donna cominci a prestare attenzione al suo seno. Fino ai 50 anni lo screening va effettuato ogni anno, dai 50 ai 74 anni la cadenza può essere biennale. Con alcuni colleghi – ricorda il dottor Sassi – sono stato tra i primi medici negli anni Novanta a promuovere la campagna di screening a Reggio Emilia e constato con piacere che nel corso dei decenni la cultura della prevenzione e la sensibilità delle donne a questa tematica è notevolmente aumentata”.
L’unità di Senologia del Centro Medico Lazzaro Spallanzani è un punto di riferimento a Reggio Emilia per la prevenzione di patologie che interessano la mammella, soprattutto il tumore al seno.
Il Centro mette a disposizione delle pazienti visite specialistiche e approfondimenti diagnostici quali l’Ecografia Mammaria e consiglia l’esecuzione della Mammografia all’Ospedale Piccole Figlie di Parma.