MEDICINA DEL DOLORE

MEDICINA DEL DOLORE

Questo reparto risulta decisivo per la salute e l’equilibrio psicofisico di un paziente. Ci sono giorni che, condizionati dal dolore fisico, a malapena riusciamo a portare a termine alcune azioni e proprio per chiudere definitivamente la porta in faccia a questi fastidiosi scenari bisogna subito affidarsi alle mani esperte di un professionista. Presso il Centro Medico Privato Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia è possibile sottoporsi a specifici trattamenti riguardo la medicina del dolore che coinvolgono le zone ritenute più “limitanti” nella vita di tutti i giorni per la presenza di patologie principalmente legate alla schiena e alla cervicale.

Le terapie disponibili sono relative a patologie fortemente limitanti come le miopatie, l’ernia del disco, l’osteoporosi, il dolore da fallimento chirurgico spinale, la frattura vertebrale, la stenosi del canale vertebrale, la patologia dell’articolazione sacro-iliaca, la sindrome del piriforme, la sindrome delle faccette articolari, la spondilolistesi, la protrusione discale, la discopatia degenerativa, il dolore pelvico, la nevralgia del trigemino, la lombalgia e la lombosciatalgia e la cervicalgia con la cervicobrachialgia. 

Gli interventi utili per il trattamento di queste patologie legate alla medicina del dolore sono eseguiti, con infallibile professionalità, in sinergia dal reparto di fisioterapia e dall’ambulatorio del mal di schiena e cervicale. Questo tipo di interventi saranno preceduti da una visita specialistica in medicina del dolore per diagnosticare le varie forme di patologia e per valutare l’entità del problema con la programmazione successiva del trattamento, eseguiti grazie alla grande professionalità di un team esperto e pienamente capace di intervenire in ogni situazione, anche quelle che sembrano destare nel paziente maggiore preoccupazione.

Nello specifico, possono essere eseguite le seguenti terapie infiltrative o micro-chirurgiche:

  • Blocchi anestetici nervosi ecoguidati
  • Decompressione discale lombare percutanea
  • Denervazione articolare con radiofrequenza raffreddata
  • Denervazione faccette articolari
  • Infiltrazioni con tessuto adiposo
  • Infiltrazioni ecoguidate con ozono
  • Infiltrazioni intrarticolari ecoguidate con acido ialuronico
  • Neurostimolazione midollare
  • Radiofrequenza pulsata
  • Pens (Peripheral Electrical Nerve Stimulation)

Visita algologica – antalgica
COSTO
€ 100
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Infiltrazione con cortisone e/o artrocentesi
COSTO
€ 65
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Infiltrazione intra-articolare ecoguidata con acido ialuronico
COSTO
a partire da € 110
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Infiltrazione cellule mesenchimali staminali da tessuto adiposo
COSTO
€ 1500
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Blocchi anestetici nervosi ecoguidati
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Decompressione discale lombare percutanea
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Denervazione articolare con radiofrequenza raffreddata
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Denervazione faccette articolari
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Neurostimolazione midollare
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Radiofrequenza pulsata
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
PENS (Peripheral Electrical Nerve Stimulation)
COSTO
da definire dopo visita
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Unità di Terapia Antalgica
COSTO
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
Fisioterapia
COSTO
PRENOTAZIONE TELEFONICA
PRENOTAZIONE ONLINE
EQUIPE MEDICA

DOTT. CLAUDIO REVERBERI
Anestesista, Rianimazione e Medicina del dolore

DOTT. BENIAMINO IMPERIALE
Fisioteraposta

DOTT.SSA MARIANNA PARDINI
Scienze Motorie, Operatrice Olistico

 

LE VARIE FORME DI DOLORE
 

MEDICINA DEL DOLORE

Con tale termine si va a considerare un ambito non così generalistico come si possa pensare. Secondo la IASP, il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno. E’ un esperienza individuale e soggettiva, a cui convergono componenti puramente sensoriali (nocicezione) relative al trasferimento dello stimolo doloroso dalla periferia alle strutture centrali, e componenti esperienziali e affettive, che modulano in maniera importante quanto percepito“. Una concezione che spiega, in maniera piuttosto esauriente, come sia ben identificata nelle strutture centrali la recezione degli stimoli dolorosi, facendo riferimento a come il nostro cervello interpreti tali stimoli.

Questa particolarizzazione della definizione del dolore può essere ulteriormente definita sotto l’aspetto puramente clinico, riconoscendo varie forme di dolore, che possono suddividere la definizione in ulteriori tre gruppi che distinguono:

  1. il dolore acuto, è come un campanello di allarme utile a confermare la presenza di una lesione ai tessuti che è in corso. Solitamente si parla di un tipo di dolore che può avere una durata piuttosto variabile che corrisponde, facendo le dovute proporzioni in base al tipo di danneggiamento, al numero di giorni impiegati dai tessuti per guarire completamente dalla patologia.
  2. il dolore cronico, che richiede un approccio completamente differente rispetto al dolore acuto, è in grado di apportare stimoli di carattere nocicettivi anche nella sua azione limitata, che sia essa naturale o garantita dal supporto terapeutico e multidisciplinare. Trattasi del tipico dolore legato a patologie metaboliche, patologie reumatiche, patologie ossee e patologie oncologiche.
  3. il dolore procedurale è alla base di un numero elevato di indagini di carattere diagnostico e può essere associato a condizioni di stress ed ansiogen, per questo arriva a condizionare in maniera piuttosto pesante lo stile di vita di una persona.

Questi tre tipi di condizioni legate al dolore vanno ad accompagnarsi a quelle classiche che sono rappresentate dal punto di vista più eziopatogenetico e che corrispondono al dolore nocicettivo, quando va ad interessare e ad attivare direttamente i recettori della nocicezione, a quello psichico, messo in attività da stazioni di tipo psico-relazionale, passando per quello neuropatico, che va a coinvolgere direttamente il sistema nervoso centrale e quello periferico, ed un ultimo tipo che risulta essere caratterizzato da una commistione delle tipologie precedenti.

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